Inventare nuovi giocattoli

“Il gioco è il mezzo per adattarsi in forma attiva alla realtà e, nello stesso tempo, un mezzo per trasformarla con l’immaginazione.” 

Alberto Manzi 

Cosa c’è dentro un giocattolo? 
E noi, possiamo immaginare di progettare e realizzare un giocattolo? 

Le attività che vi proponiamo nascono dalla sperimentazione del progetto Tra il dire e il fare: il made in Italy giocato dai bambini e dalle bambine che ha cercato di mettere in pratica l’approccio pedagogico di Alberto Manzi nelle tre scuole coinvolte (Istituto Comprensivo di Miramare; Istituto Comprensivo di Bellaria; Istituto Comprensivo di Arta – Paularo). 

La didattica è stata progettata partendo dai capisaldi del fare scuola di Alberto Manzi: 

  • saper far accadere esperienze in classe in cui i bambini possano fare e pensare; 
  • saper partire dalle loro esperienze quotidiane portandole fuori dall’esperienza “quotidiana”; 
  • saper lavorare insieme e da soli per contribuire ad un percorso di ricerca collettivo che sappia motivare e appassionare; 
  • tenere aperto il confronto tra fuori e dentro la classe; 
  • saper discutere e progettare in situazioni di vita reale usando le discipline come strumenti indispensabili per i propri obiettivi; 
  • saper cogliere l’errore o l’ignoto come strumenti per la curiosità e per nuove aperture; 
  • dare il meglio di sé. 

I giocattoli sono il nostro oggetto di indagine per scoprire quanti mondi vi stanno dentro e dietro. 

“Non è tanto il giocattolo in sé che vale quanto le attività di riflessione e di ricerca favorite e suscitate dal gioco stesso”. 

Alberto Manzi 

Come hanno fatto a fare questi giochi?

Finalmente, i vecchi giocattoli che non osavamo buttare via, ora possono essere il nostro caso studio. Li smontiamo per vedere cosa c’è dentro, come sono fatti.

L’ideale è:

  • facciamo una previsione: cosa c’è dentro? Come funziona?
  • Apriamolo e con cura cataloghiamo tutti i pezzi: quali materiali sono, che caratteristiche hanno? Come stavano insieme?

Giocare con le costruzioni quante domande ci può far venire in mente? 

Come si fa a fare un gioco? 

Quale strada percorre un’idea dal momento della sua genesi sino all’acquisto nel negozio o online? 

Per capire la filiera di un giocattolo sono state realizzate delle carte gioco insature, aperte all’interpretazione dei bambini che costruendo le loro mappe posizionando le carte e usando delle frecce, ci possono mostrare i presunti percorsi di un giocattolo. 

Puoi ritagliare queste carte (o ridisegnare quelle che ti sembrano più utili), scrivere la loro legenda e illustrare il processo che porta da un’idea fino al giocattolo sullo scaffale del negozio.

Diventa anche tu toydesigner:

Scarica i pdf delle pagine qui sopra se vuoi stamparli: pag.5, pag. 6-7, pag. 8

Pagine gentilmente concesse da Sorridoimparo (Fabbri-Erickson) e La valigia delle storie (Fabbri-Erickson).

“Nel momento in cui gioca, il bambino rivive tutte le esperienze passate, quel che da esse ha assimilato per risolvere il problema che in quel momento lo interessa. È grazie ai movimenti del suo corpo, al toccare, al sentire, al disfare, al provare… che il bambino costruisce le sue esperienze, che conquista e organizza lo spazio, che realizza il concetto di tempo, che precisa le relazioni tra sé e le cose, sé e gli altri…ossia forma i suoi concetti: pensa.” 

Alberto Manzi

Prima di andare via… e salutarsi: sapresti mettere questi giochi su una linea del tempo? Quale è stato inventato prima e quale dopo?

Questa risorsa è disponibile anche in versione PDF scaricabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *