Nel novembre del 2017 il Centro Alberto Manzi ha organizzato un convegno di 3 giorni dal titolo Fare e disfare prendendo spunto da quello che Manzi considerava importante: la scuola doveva dare ad ogni bambino e bambina il gusto di scoprire il mondo attraverso il fare, il pensare, l’immaginare, il creare e il disfare per diventare cittadini attenti ai diritti di ognuno. Le discipline erano strumenti utili e necessari per capire e amare il mondo, per imparare a rispettare gli altri e se stessi.
Manzi partiva dagli interessi dei bambini, dalle loro esperienze concrete, quotidiane, da ciò che sta sotto gli occhi (a volte non visto) per trasformarlo in scoperta e apprendimento. Imparare a imparare, prendersi il gusto della curiosità, fare relazioni tra le cose, dare il meglio di sé da soli e in gruppo erano le regole della sua classe, senza banchi e a volte senza sedie: un foglio di carta da pacco diventava il palcoscenico per la matematica, il terrazzo il laboratorio di scienze. Ma non c’era né matematica né scienza: c’era l’urgenza di porsi domande scientifiche e matematiche sul mondo. Non c’era nemmeno la spiegazione, c’era la ricerca. Manzi voleva che i suoi alunni e alunne fossero capaci di gestire l’imprevisto che certamente avrebbero incontrato: le cose che sapevano potevano essere dimenticate, ma come le avevano scoperte sarebbe sempre loro servito.
Appassionato di strumenti e materiali (dai libri gioco scritti da lui all’ultima tecnologia che amava portare in classe per “aprirla”, scoprendo cosa c’era dentro), dalla progettazione dello spazio dell’aula a quella del territorio (come Sindaco lavorò molto ad un parco archeologico ora a lui dedicato), Manzi continua a interrogarci per non smettere mai di essere insegnanti curiosi, competenti e innovatori.
Sono intervenuti: Gek Tessaro, Stefano Laffi, Roberto Farné, Tiziana Rita Morgante, Federico Taddia, Fabio Geda, Elena Fasoli, Franca Zuccoli, Serena Giordano, Annalisa Casagranda, Anna Pironti, Veronica Ceruti, Barbara Bertoletti, Marina Santi, Giorgio Camuffo, Simonetta Fasoli, Francesco Zurlo, Caterina e Andreina Betturri, Sonia Boni Manzi e Simonetta Saliera.
Hanno partecipato nell’organizzazione della parte laboratoriale: Fondazione Golinelli, Alessia Canducci, Simona Balmelli, Clara Giardina, Francesca Musco, Antonella Capetti, Alessandra Falconi, Giulia Manzi, Elena Iodice, Ilaria Rodella, Oriana Darù, Alessandro Sanna, Patrizia D’Antonio, Cristina D’Addato, Accaparlante, Giacomo Cusano, Progetto Eddes, Annalisa Casagranda, Remida, Valentina Galloni, Benedetta Frezzotti, Cospe.