Maestro elementare per 30 anni, a Roma. Divulgatore in TV, mezzo attraverso il quale, negli anni Sessanta ha insegnato a leggere e scrivere agli adulti analfabeti. Scrittore per ragazzi tradotto nel mondo (suo il famoso romanzo Orzowei), Alberto Manzi è una delle figure più significative e innovative della cultura pedagogica italiana del secondo dopoguerra.
Il suo approccio alla didattica in forme “non scolastiche”, e la sua testimonianza etica condotta in prima persona, sono punti di riferimento su cui riflettere e confrontarsi in un tempo come il nostro, dove le identità della scuola e del ruolo di insegnante sono segnate da disorientamento e crisi.
A guidare questo viaggio attraverso la biografia di Alberto Manzi nell’anno del Centenario, il prof. Roberto Farnè, che ha studiato la figura e l’opera del maestro e su di lui ha pubblicato articoli e saggi.
L’evento è organizzato da Terre di mezzo Editore