Paola Perini

15 febbraio 2010

Mi chiamo Paola Perini, abito a Luzzara di Reggio Emilia. Ho 53 anni.
Sono figlia di un’insegnante elementare che, quando ero in età prescolare, ritenne opportuno non insegnarmi a leggere e scrivere. Temeva, in qualche modo, di condizionare l’insegnamento della sua collega che sarebbe stata la mia maestra della 1^ classe elementare.
Alle mie ripetute richieste, lei rispondeva che ci avrebbe pensato la mia maestra; se lei mi avesse insegnato a scrivere secondo il suo metodo, la mia maestra avrebbe trovato più difficoltà ad insegnare secondo il suo.
Smaniosa di imparare, forse un po’ in competizione con mio fratello che, a differenza di me, veniva seguito per i compiti da mia madre, decisi che avrei fatto  “da sola”.
Mi venne in soccorso mia nonna materna che non aveva studiato oltre la quinta elementare. Di fronte alle mie rimostranze per il rifiuto della mamma, mi disse che lei non era una maestra e non mi poteva insegnare a scrivere, ma che avremmo imparato insieme guardando la televisione.
Cominciò così una splendida avventura. Io e la nonna di pomeriggio, quaderno e matita alla mano, davanti alla televisione a seguire “Non è mai troppo tardi”. Quasi in segreto.
A fine anno sapevo perfettamente leggere e scrivere e “far di conto” e convinsi mia madre a fare gli esami per passare direttamente alla seconda elementare.
Li superai e scrissi una lettera a Telescuola per comunicare la notizia al “mio” maestro Manzi. 
Nel tempo mi sono laureata in giurisprudenza, sto prendendo una seconda laurea in economia ma…..continuo a pensare che il mio migliore insegnante, quello che mi ha dato di più sia il maestro Alberto Manzi
Conservo appese nel mio ufficio due lettere di TELESCUOLA datate 31 gennaio 1962 e 21 giugno 1963.

La seconda ha questo contenuto :
Cara Paola, particolarmente gradita ci è giunta la tua letterina del maggio scorso.Siamo lieti che tu abbia tratto profitto dalle nostre lezioni e ci congratuliamo per i buoni risultati raggiunti a scuola. Il maestro Manzi si unisce a noi nell’inviarti un sincero plauso e tanti cari saluti.

Purtroppo non ho copia dei miei scritti, so che inviai delle mie foto, perchè nella prima letterina mi si ringrazia per il loro invio. Quanto vorrei ritrovarle!
Con questa lettera, con la stessa emozione di quando aspettavo con la nonna Paolina l’inizio della trasmissione “Non è mai troppo tardi” vorrei testimoniare la mia riconoscenza al maestro Manzi.
Il successo della mia “avventura” con lui mi ha dato, nel proseguo della mia attività di studente, la fiducia nelle mie possibilità. Quante volte mi sono detta ” se ho imparato a scrivere guardando la televisione, ce la farò”
Grazie al maestro Manzi e a chi ne conserva il ricordo.

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