Per Alberto Manzi l’educazione scientifica non si riferiva solo agli apprendimenti delle discipline che consideriamo “scientifiche” in senso stretto. Manzi considerava le discipline dei dispositivi con cui “leggere” le esperienze e, attraverso il pensiero e il linguaggio, giungere all’elaborazione di conoscenze e di concetti. Concetti che non devono calare dall’alto nella testa del bambino, ma nascere e crescere dal basso, cioè dal momento in cui il bambino stesso “vive un problema”.
Manzi sollecitava i ragazzi in quella che definiva una tensione cognitiva, cioè il desiderio che spinge a conoscere la realtà , a porsi domande e a cercare risposte, e su cui l’insegnante co-costruisce con gli allievi il percorso di insegnamento e apprendimento.
I testi che presentiamo in questa antologia sono conservati presso l’Archivio Alberto Manzi e sono una selezione di scritti inediti (appunti, riflessioni, relazioni, piani didattici) sull’educazione scientifica. Abbiamo preferito riprodurli nella loro forma originale, proprio perché si tratta perlopiù di “materiali di lavoro” che hanno a volte una stesura più schematica, altre volte più argomentata, e dove correzioni e aggiustamenti sono parte integrante di una scrittura che, così, è “in presa diretta” col pensiero.
Informazioni tecniche
Formato: 21×29,7cm
Pagine: 62
Anno: 2014